TweetDopo aver ammirato lo splendido interno della Cattedrale di Otranto che, affascinante e misteriosa si offre agli occhi dei visitatori, attraverso due scale poste nelle navate laterali si accede alla Cripta, opera di pregevole fattura risalente forse all’epoca medievale.
Essa si estende nell’area sottostante dell’abside, del presbiterio e di parte dell’aula, possiede tre absidi ed è suddivisa in 9 navate. E’ costruita su 42 colonne, tutte monolitiche e tutte di riporto, diverse per qualità del marmo o del granito, per stile e tempo di produzione di cui si ignora la provenienza. Alle 42 colonne si aggiungono 23 semicolonne che formano 45 campate quadrangolari, più tre dell’abside centrale suddivisi in 5 filari per 9.
L’estrema disparità dei materiali delle colonne (marmo, granito, breccia) ed il fatto che alcune siano lisce ed altre ricoperte da scanalature o ad intaglio, invece di creare confusione, grazie ad una disposizione sapiente, creano l’effetto di grande omogeneità. Questa cripta è il primo esempio in terra pugliese di cripta ad oratorio e ancora una volta, come per la Cattedrale, gli elementi spaziali e compositivi riportano all’Abbazia di Montecassino.