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Giovedì 3 Marzo 2011 - Avvocato di Sabrina indagato per soppressione di prove - Fonte: gossipitaliano.it
Vito Russo, avvocato di Sabrina Misseri, indagato per soppressione di atti veri, intralcio alla giustizia e favoreggiamento personale.
A inchiodare Vito Russo il sequestro del blackberry di un testimone della vicenda, che conterrebbe a sua volta il racconto di un altro testimone, il noto Ivano. Tale racconto sarebbe stato distrutto prima di essere verbalizzato, però, perché la difesa di Sabrina Misseri non avrebbe tratto giovamento dal suddetto. Il racconto messo a verbale ed imputabile a Ivano sarebbe quindi stato falsificato dall’avvocato Vito Russo.
L’ipotesi è che ora gli inquirenti abbiano sequestrato il blackberry per verificare se la registrazione audio in essa contenuto sia congrua con quanto messo a verbale. Lunedì 7 Marzo l’avvocato Russo verrà interrogato dal Gip di Taranto, nel frattempo è stato interdetto per due mesi dall’esercizio della professione.
Martedì 23 Febbraio 2011 - In manette il fratello e il nipote di Michele Misseri - Fonte: tg24.sky.it
Carmine Misseri e Cosimo Cosma sono accusati di concorso in soppressione del cadavere.
Martedì 18 Gennaio 2011 - Perquisita la cella di Michele Misseri - Fonte: unita.it
Documentazione Cartacea definita 'interessante' dagli investigatori è stata sequestrata ieri dai carabinieri nella cella di Michele Misseri, in carcere con la figlia Sabrina perchè accusato dell'omicidio di Sarah Scazzi.
L'operazione - viene riportato oggi da alcuni quotidiani - è stata disposta dalla Procura della Repubblica di Taranto nell'ambito di accertamenti disposti dopo che l'agricoltore di Avetrana, prima dello scorso Natale, ha inviato lettere alle figlie nelle quali chiede scusa per aver accusato Sabrina, pur sapendola innocente. Secondo l'ipotesi riportata dai giornali, gli inquirenti starebbero valutando la possibilità che qualcuno possa aver indotto Misseri a scrivere le missive nelle quali vengono fatte affermazioni in contrasto con le dichiarazioni rese nell'incidente probatorio del 19 novembre, ritenute veritiere. Peraltro il difensore 'storico' dell'agricoltore, Daniele Galoppa - affiancato prima di Natale da Francesco De Cristofaro, indicato al padre dalla figlia Valentina - ha dichiarato di essere all'oscuro delle lettere inviate dall'uomo alle figlie.
LE LETTERE
C'è una nuova versione di Michele Misseri, l'uomo che si era accusato dell'omicidio ad Avetrana della nipote Sarah Scazzi e poi aveva indicato la figlia Sabrina quale responsabile del delitto. In due lettere, inviate alla vigilia di Natale alle figlie Sabrina e Valentina, Misseri sarebbe tornato a ritrattare la sua ultima confessione e avrebbe scagionato Sabrina scusandosi con lei per averla accusata.
La circostanza è emersa dall'interrogatorio al contadino di Avetrana che i legali di Sabrina Misseri, Franco Coppi ed Emilia Velletri, hanno svolto oggi nel Carcere di Taranto, nell'ambito delle loro indagini difensive. I due avvocati sono arrivati nel penitenziario portando con sé le due lettere per mostrarle a Misseri, che le ha riconosciute ed ha confermato di averle scritte di suo pugno, senza la pressione di alcuno o l'intenzione di favorire altre persone.
"Quello che Michele Misseri ha dichiarato in sede di incidente probatorio è quello che conta ai fini processuali al momento": è la posizione di Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, avvocati di parte della famiglia di Sarah Scazzi.
Sabato 18 Dicembre 2010 - altri sospetti in famiglia, sentiti in Procura i fratelli Misseri
- Fonte: liquida.it
Sospetti sul coinvolgimento dei fratelli di Michele, Salvatore e Carmine Misseri.
Secondo gli inquirenti sarebbero al corrente di elementi della vicenda ancora da chiarire altri membri della famiglia. In questa ottica sono stati ascoltati dai magistrati Mariano Buccoliero e Pietro Argentino, per cinque ore, i due fratelli Misseri, convocati dalla Procura, e la moglie di Carmine, Anna Lucia Perrucci. In sedi separate i tre sono stati ascoltati proprio in qualità di persone informate dei fatti. Restano da chiarire aspetti della vicenda che vedono partecipi Carmine, Salvatore e Anna Lucia in relazione a Cosima Misseri, la moglie di Michele.
In particolare, i coniugi Misseri – Perrucci dovranno chiarire il contenuto delle conversazioni avute nel pomeriggio del 26 agosto proprio con Michele.
Era il momento in cui lo zio Michele trasportava il corpo di sua nipote Sarah verso il pozzo in cui lo avrebbe gettato per occultarlo. Carmine si trovava in campo di San Pietro in Bevagna, come confermato dai tracciati relativi al suo telefono, e la telefonata secondo le sue dichiarazioni sarebbe stata fatta dal fratello per avvisarlo di un litigio con la moglie: “Ho litigato con Cosima, se ti chiama di che sono andato alla masseria perché sono scappati i cavalli“. Per quanto gli fosse parso strano il contenuto della chiamata, avrebbe continuato a lavorare sul terreno in cui si trovava. Resta però da chiarire il contenuto di altre quattro conversazioni telefoniche intrattenute dai due fratelli lo stesso giorno.
Ancora più dubbi destano le chiamate tra Michele e Salvatore Misseri: i due fratelli infatti non si sentivano da tempo e lascia perplessi questo riagganciare i rapporti proprio in concomitanza con l’omicidio di Sarah. Inoltre le loro conversazioni tirerebbero in ballo anche Cosima Misseri.
Sabato 6 Novembre 2010 - nuovo sopralluogo del Ris I carabineri cercano una cintura - Fonte: corriere.it
Le notizie che arrivano da Avetrana sulla morte di Sarah non hanno fine e i carabinieri, ancora nella serata di sabato, erano all'interno di casa Misseri per cercare le cinture per pantaloni da uomo di Michele. Lui stesso avrebbe infatti indicato, nell'ultimo interrogatorio in carcere, che l'arma usata per il delitto dalla figlia Sabrina sarebbe stata proprio una cintura. Una era stata già trovata nel bagagliaio della Seat Marbella di Misseri, sotto sequestro e custodita nel cortile della caserma dei carabinieri di Manduria. I carabinieri entrati in casa Misseri, in via Deledda, hanno anche notificato a Cosima Serrano, moglie di Michele, alcuni atti relativi alla perquisizione eseguita questa mattina nell'abitazione.
LA CORDA
Durante la giornata si era invece parlato di una corda. Michele Misseri l'aveva prima descritta, e successivamente ha indicato dov’era nascosta. Era l'arma con cui sosteneva che fosse stata uccisa Sarah. La corda era nascosta all’interno dell’Opel Astra usata dalla moglie di Michele Misseri, Cosima, la cui situazione giudiziaria si starebbe aggravando di ora in ora.
LE CHIAVI
Misseri venerdì nel corso di una lunghissima dichiarazione spontanea agli inquirenti ha ritrattato la confessione circa l’omicidio della nipote quindicenne, addossandone la responsabilità sulla figlia Sabrina, fin qui indagata solo per concorso, e dichiarandosi colpevole solo di occultamento di cadavere. Nel corso dei sopralluoghi effettuati sabato mattina in sua presenza fra la casa in via Deledda e il pozzo dove fu nascosta Sarah, ha fatto ritrovare anche il mazzo di chiavi che la nipotina aveva con sè.
IL RIS
In Via Deledda durante la giornata erano arivati anche gli specialisti del Ris dell’arma dei carabinieri per nuovi rilievi tecnici. Ma nella ricostruzione dell'uccisione di Sarah Scazzi non sarebbe in discussione il luogo dell'omicidio, che resterebbe il garage di casa Misseri. Lo si è appreso da fonti giudiziarie. L'ipotesi che la quindicenne di Avetrana sia stata uccisa in casa non trova al momento alcuna conferma, anche se si attendono i risultati degli ulteriori accertamenti in corso in queste ore alla luce della nuova ricostruzione fatta dallo zio reo confesso, Michele Misseri, che ha indicato nella figlia Sabrina l'esecutrice materiale del delitto. Al termine del sopralluogo l'uomo è stato fatto risalire sull'automezzo fuoristrada di colore nero, con i vetri oscurati, che si è allontanato da via Deledda seguito dalle vetture di tutti gli inquirenti.
Venerdì 5 Novembre 2010 - Michele Misseri, confessione choc: «Mia figlia Sabrina ha ucciso Sarah» - Fonte: corriere.it
Michele Misseri ha rilasciato per cinque ore dichiarazioni spontanee ai magistrati che conducono le indagini.
Secondo indiscrezioni che giungono da Taranto, Michele Misseri avrebbe addossato la responsabilità dell'omicidio della nipote Sarah Scazzi alla figlia Sabrina. Il motivo? Sabrina era pazza di gelosia per le attenzioni di Ivano Russo verso la cugina. Il proprio ruolo nella vicenda sarebbe limitato alla fase dell'occultamento del cadavere. Inoltre Michele ha detto di non aver stuprato il cadavere di Sarah, cosa che invece aveva confessato nei primi interrogatori. Resta da chiarire se sia stato confermato che il delitto è stato commesso nel garage di casa Misseri.
Lo avrebbe fatto nell'interrogatorio durato oltre cinque ore in carcere, oggi dalle 16 circa alle 21, dinanzi ai pm titolari dell'inchiesta, Mariano Buccoliero e Pietro Argentino, procuratore aggiunto, e poi anche dinanzi al procuratore della Repubblica, Franco Sebastio. Non si sa per ora se Michele Misseri abbia tirato in ballo altre persone, ma pare che non sia così.
Giovedì 15 Ottobre 2010 - Sabrina avrebbe aiutato il padre ad uccidere Sarah - Fonte: libero-news.it
La vicenda di Sarah Scazzi si arricchisce dunque di particolari sempre più inquietanti. Lo zio, Michele Misseri, ha dichiarato che la figlia Sabrina ha convinto la 15enne a scendere in cantina e l'avrebbe tenuta ferma mentre la strangolava. Per questo motivo, ieri, i carabinieri hanno fatto sopralluoghi nella casa dove sono state finalmente trovate la batterie e le cuffiette della ragazzina e poi hanno portato via Sabrina incappucciata. La clamorosa svolta nelle indagini sarebbe dovuta a una nuova intercettazione ambientale tra parenti dello zio di Sarah, in cui sarebbe emersa la complicità della figlia di Misseri. Sabrina, 25 anni, è intanto stata iscritta nel registro degli indagati e rischia fino a tre anni di reclusione.
Il movente? Quello che si era intuito nelle prime fasi della scomparsa della quindicenne: il litigio della sera prima per l'amico comune Ivano. "Gli stai troppo addosso", avevano sentito dire a Sabrina gli amici del bar, quella sera. "Stai lontana dal mio Ivano". Sabrina ora è in arresto per concorso in omicidio volontario e sequestro di persona.
La giovane è assistita dai legali Vito Russo ed Emilia Velletri.
Giovedì 7 Ottobre 2010 - Trovato il cadavere di Sarah Scazzi - Fonte: TGCOM
I carabinieri hanno trovato il cadavere di Sarah Scazzi, la 15enne scomparsa da un mese da Avetrana, nel Tarantino. Il corpo era non lontano dal podere dove lo zio, Michele Misseri, la scorsa settimana aveva trovato il cellulare della giovane. Proprio lo zio, posto in stato di fermo per omicidio volontario, ha confessato (crollato dopo un lungo interrogatorio nel comando provinciale carabinieri di
Taranto) di averla strangolata il giorno stesso della scomparsa, bruciati i vestiti e gettato il corpo in un pozzo (non profondo, ma con strettoie e coperto di pietre). Ignoto il movente.
Sarah aveva un sogno, aprire un canile ad Avetrana, realizziamo tutti insieme l'ultimo suo desiderio, contribuisci anche tu con una donazione
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 Sarah Scazzi
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